Stanotte il solstizio d’estate.
Notte misteriosa nell’aria che ci legge i corpi, nella luce che si fa amica l’ombra, nel mistero che parla con il cuore.
Nel solstizio si/ci riconosce, luce e ombra spartite a mezzo. Il pensiero si faceva strada stamattina, raggio oltre l’alba, bussava nell’ultimo sogno. Poche mattine fa mi sorprendevo contento d’un desiderio serbato e ho scoperto che ho scialato con i pensieri, tenuti stretti i desideri, lasciato fluire il tempo e il kairos si è vendicato. Così restano le impressioni di ciò che è mancato e riemerge, potente, come solo i desideri sanno fare.
Che sia una bella estate e la luce aumenti in noi.