facciamo cose piccole e uniche


Facciamo cose piccole e uniche, seguiamo la bellezza che è in noi. Doniamo ciò che ci è stato regalato, come ciascuno può e con generosa serenità.
Lasciamo traccia delle nostre mani nelle cose che i nostri occhi vedono avere altra vita, perché in esse s’annida una parte essenziale di noi consolidata, che parla senza intermediari.

Lasciamo spazio alle nostre passioni, all’immaginazione che trasfigura le cose e diviene evento, concediamo loro le vite, e attraverso di esse, rivolgiamoci a chi vorremo parlare. Così consegnamo la verità che ci riguarda oltre ogni apparire.
Ritroviamo la semplicità del dire, lasciamo l’ombra al suo posto con i suoi inesauribili segreti, l’intuizione serve anche a questo, se dentro tutto è complicato è perché sciogliere i nodi è difficile e ogni nodo sciolto ci conferma della nostra pazienza.
Conosciamo la pazienza di ascoltare e seguire.
È un operare che non finisce e non delude mai, è la conferma che il nostro mistero non è una colpa ma una vocazione.
Facciamo allora ciò che ci viene dal profondo, seguiamo i desideri che permangono e diamo il peso giusto a quelli transitorio.

Racconta ciò che ti pesa, fidati perché ciò che esce libera la vita e la sua energia. Solo il banale e ciò che non appartiene alle nostre passioni, ci opprime.
Non è il dovere che viene dall’amore verso l’altro, ma ciò che fa di esso una prigione, ciò che ferma la crescita interiore e che non è dovuto.

Avverti ciò che non va e che ti rende scontento, indaga quella sensazione che oscura la bellezza, rassicurati, c’è tempo e le vite iniziano più volte, quando noi vogliamo.