Goy e Malamud, il commesso, ci si circoncide per amore? A serious man, i fratelli Coen, gli analisti ebrei sono rabbini con risposta o senza paura del sangue come diceva Freud, mentre quelli cristiani invece no, non hanno paura di nulla se non di se stessi e per questo lisciano il pelo al gatto, distrattamente, per far capire che non risolvere come determinazione è l’infelicità anche per quelli che decidono per il meglio, anche quando scelgono il peggio. Sono le passioni che andrebbero indagate, quelle si fanno un baffo della colpa, e i luoghi in cui esse si esercitano, che profumano di cotone e sudore. E di tanto altro ancora. Una psicoanalisi dell’odore potrebbero farla i giapponesi, sarebbe interessante. Mettiamoci una riga, un prima che poi è tutto qui e puntare su ciò che fa bene e se la fatica dell’ accettarsi come si è, implica il limite, basta ricordarsi che solo l’imbecille non ha limiti.
Si rischia di esporsi per essere compatiti, ricevere forme d’amore guardato, malato più che vissuto e accontentarsi. Accontentarsi delle illusioni, illudere le illusioni. Perseguire con ironia l’inutile, non servire a nulla, non servire serve, forse il bello ha una ragione che non sia la sua mutazione e caducità verso altra diversa bellezza. Pensateci già il capire muta e nella mutazione c’è la fine di qualcosa per far nascere qualcos’altro.
Dimmi qualcosa di autoironico.
Potrei essere peggio.
Ma no, qualcosa che ti prenda in giro.
Ho la soluzione per volare ma non me la dico e questo mi tiene attaccato alla terra. Volo quando voglio e neppure a te la racconto.
Ah non si spiega nulla e ognuno capisce quello che gli viene.
Le stelle, Willy ….sono tante, milioni di milioni … e non c’ è niente da capire !
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🙂