Non vorrei prepararmi ad essere vecchio e saggio,
un signore che abita i suoi pensieri,
e guarda con nostalgia il piacere,
sentendo il dileggio di chi non condivide ciò in cui crede.
Non la vorrei un’età che ha il nome del bisogno,
ma vorrei vivere appieno ciò che ho lasciato in disparte,
riparare alla noncuranza e alla superficialità
delle altre età veloci.
Avere la passione delle meccaniche del cielo e della terra, gli orologi come oggetti e il tempo come amico. 0
Sapere che ogni giornata è ancora nuova,
che ogni anno è un pezzo dell’eternita
consegnata con l’accendersi del pensiero.
Lasciare una traccia in me,
nell’ironia che si riguarda e sente il bello che l’attornia,
godere del tempo, del bene, delle cose e non sentirne colpa.
Non sei assolutamente vecchio, ma saggio si. E tanto. Una saggezza pacata e mai ostentata, una ragionevolezza figlia della maturità e di tanto buonsenso. La saggezza non ti interessa perché saggio lo sei già!
Che tesoro sei José, magari fossi tutte queste cose belle che vedi in me. Però posso impegnarmi a essere più pazzerello. 😘