Non c’è fretta, ma ci sono quelli a cui non basta mai e allora la fretta è poco, una risposta senza attenzione non basta, il tempo si comprime come una molla. Non c’è fretta e intanto sembra tutto accada, quello che svoltava una vita. Forse. O solo un segmento, ma era importante. Quanto era importante? Tantissimo, ma allora c’era fretta perché ciò che si è rotto restasse intero. Fragile, controverso, delicato e già altro, ma intero. Ora non c’è più fretta, magari la prossima volta. Tutto assume la sua dimensione, perde colore e consistenza, diventa un mare di piccole increspature del se. È tutto così normale, ripetuto, banale sino al midollo che fa pensare che tutto lo sia. Non è così, sarà per la prossima volta. Ora non c’è fretta, c’è tutto il tempo.