Vestito di bianco giocavo con pozzanghere e fango
e mi sporcavo,
guardando gli schizzi, stupito e felice.
Ero un grande esploratore
che toccava il suo corpo
pestava pozzanghere
e mangiando leccava le dita.
L’impuro non era mai nato
tutto era a portata di senso,
quel senso che fa capire le cose
con dita, orecchie, e la bocca.
La gioia o il piacere confusi vivevano
assieme al breve dolore e al pianto,
senza un tempo che non fosse l’adesso.
Vennero poi confini, rimbrotti, divieti,
e piano l’innocenza veniva sottratta,
a me che incolpevole non sapevo,
ma del resto nella vita molto mi è stato rubato.
Non è mutata l’ innocenza del lasciarmi sottrarre
e sempre la tristezza m’ha raggiunto,
per questo nasce quello che nel profondo si ribella.
E lo seguo.
anche se m’accontento di poco:
di colori, di luce tra le foglie,
di tempo donato e piccole inutilità.
In ciò che m’appartiene
trovo innocenza nell’inutile
e sento che posso viverne felice.
Felicemente bella Willy ! La semplicità e l’immediatezza talvolta ripagano . Chiusa intensa per significanti e significati.
…”In ciò che m’appartiene
trovo innocenza nell’inutile
e sento che posso viverne felice”
Ho fatto un piccolo pasticcio, non un pasticcino però,commestibile e spesso buono . Mi scuso. Buon tutto 🐞
I pasticci sono la somma di molte semplicità e sono nuovi. Chissà che avrai fatto 😊
Non ho dimestichezza con strumenti moderni
I famosi cellulari di generazione antica,ma non troppo ,anche se procedo come da istruzioni, quando cerco le parole chiave giuste noto che non riesco a leggerle oppure, non esistono. Per una soluzione sollecita , digito avanti ,avanti e avanti finché non riempio di posta di amici e amiche . Nel caso fortunato cestinano, altrimenti ,rientro nel mio ordinario essere stra-rompi e mi depennano. Giustamente🤭
Ciao Willy 🌈
Bello il film e a Mozart piaceva molto la vita