Epifania significa manifestazione del soprannaturale, chi viene prescelto dallo spirito o da ciò che l’ umano sente superiore a sé, è destinatario di una conoscenza che altri non hanno e che egli stesso può scegliere se rivelare meno. Nell’ accezione cristiana il mostrarsi della divinità porta con sé la meraviglia e il dono, ovvero fa nascere l’ omaggio in chi riconosce la divinità che si palesa.
Tutta questa premessa se non per dire che l’Epifania per un laico significa manifestazione dell’ inatteso, di ciò che gli muterà la vita. E chi viene prescelto è destinatario di una conoscenza nuova di sé che altri non hanno e che egli stesso può scegliere se rivelare o meno.
Il dono è un terreno particolare che ci rappresenta: può includere tutto il buono e tutta la finzione che possediamo. Il dono è esercizio di amore o di potere, o di entrambe le cose, prende la connotazione di ciò che sentiamo oppure non sentiamo e chi lo riceve lo percepisce. Anche quando non c’è un dono, sente che qualcosa manca e non basta dire che tanto ormai si può acquistare ciò che si desidera, che abbiamo tutto. La sorpresa è il consueto e il differente, è l’ attenzione.
Oggi pensavo anche alla gioia sorgiva dei bimbi, al loro rapporto con il dono, a come dobbiamo non banalizzarlo ma neppure farlo mancare. C’è un’ educazione al dono, allo stato di disponibilità a lasciarsi sorprendere e meravigliare, e se la riceviamo da bambini la conserveremo per sempre. In fondo sono cose che hanno molto a che fare con l’ amore, con l’ attesa, invecchiamo davvero quando non attendiamo più nulla, quando tutto è scontato.
Allora ho pensato che prendersi cura della meraviglia di chi si ama sia un dare spazio alla vita, un non permettere che tutto diventi già visto e provato. Per questo tra le persone che si amano dovrebbero esserci doni e raccontarsi la meraviglia che si è palesata tra noi. E allora l’ epifania durerebbe tutto l’ anno.
Hai ragione, infatti i doni più belli sono proprio quelli inaspettati….non alle ricorrenze solite in cui diventa quasi scontato anche perché basta davvero un nulla….una piccola cosa che però assume molto valore per il gesto e il pensiero! Buona domenica 🙂
Buona domenica Silvia, c’è un pallido sole che diffonde la luce 🙂