Come d’improvviso, nella foresta, il sole sceglie un albero mentre gli altri sono al buio e poi un altro e un altro ancora, così sembra operare la fortuna. O il caso, ad essa sodale. E invece non è così perché ad uno ad uno il sole percorrerà i tronchi secondo angoli celesti che pur diversi si ripetono. E gli alberi ne profitteranno per trarne energia e richiamo ad animali, per viverne assieme la luce e proseguire tempo e specie, anche distante perché è così che l’apparente immobile si muove: tramite altri che da esso traggono vantaggio.
Così per noi, nell’essere illuminati dall’occasione, è il coincidere che conta, ovvero quell’assestarsi dei tempi che porta il desiderio nell’accadere. Ed è un tempo circolare che pur non s’assomiglia ma si ripropone. In esso troviamo ciò che può accadere purché lo si colga, e anche ciò che non è accaduto, e a questo serve la memoria: a permettere che, diverso eppur simile e attuale, il desiderio accada. Purché davvero lo si voglia.
Purché davvero lo si voglia.
Altrimenti si troveranno un sacco di scuse, si sarà occupati con altro di più interessante o urgente o ci si scorderà …
Un sorriso. 🙂
Ondina
Certo e vale per ogni occasione/scelta.
Un sorriso a te
😊
Monk è tra i miei preferiti. Grazie ilmiokiver 😊
Quel che a noi appare improvviso si prepara nel tempo, forse
È quello che penso anch’io, SoloG 😊
E nessun giorno, e nessuna luce, e nessun albero è uguale ad un altro. Wow bel pezzo e strepitosa foto.
Non passa mai la stessa acqua nello stesso fiume, ma navigare è compito nostro.
Grazie Lady Nadia 😊
@Willy caro … forse @Cristina si riaffaccerà sul suo blog ( @Minnie ) : Tu sei l ultimo a cui abbia risposto … e poi sparì, e forse se glielo chiedi Tu ( che sei fra i suoi amici più amati e stimati ), lei ritornerà a scrivere !!! 😀
Glielo chiedo volentieri Bruno, perché oltreché amica per davvero, scrive assai bene e su carta. Forse si era stufata del blog.
😊