Le cupole si mostrano con la perfezione sensuale della mezza sfera. S’arrende la sottostante violenza dell’arancio nel bianco grigio che riflette il sole.
E stagliano contro il cielo come un assolo di clarino, dilagano di presenza, attorno.
Si rispecchiano, vanitose, in ogni pozzanghera dimenticata dalla pioggia della notte.
Nella curva dell’Alicorno tra le statue del Prato.
Tra le ninfee delle grandi vasche dell’Orto, vicino.
Bellezza.
Eppure penso che tutto questo accogliere, voglia cacciar via un pensiero.
Distogliere.
Tornare a sé perché manca la forza d’un pensiero condiviso che ci riguardi assieme, una passion comune senza pretesa d’assoluto.
Un acuto che porti via dalla tirannide del quotidiano, dalla miseria dell’ accontentarsi senza attesa.
Versi bellissimi, @Willy … e quelle note, che non escono mai dall’ azzurro della Memoria grata, e che sempre ci emozionano !
Grazie, bon amì …. Buona Domenica a te e a chi ami ! 🙂
Grazie per le tue parole e buona sera della domenica a te Cavaliere,
E ai viandanti in cerca dell’assoluto quotidiano. 🙂
Ogni tanto “distogliersi” è necessario e ci si prova, anche se non dura molto….musica stupenda, buona serata 🙂
Sia pure in ritardo e un’altra sera, buona serata a te Silvia 🙂