Piccoli rumori oltre la porta,
lo scalpiccio discreto,
una maniglia che apre,
il soffio d’ un passaggio,
la tenda che si muove,
un cuscino si sgonfia sotto il peso.
L’orologio ha la fatica di portare avanti il tempo,
ma le ore battono distratte,
e il corpo ha suoni quasi impercettibili:
tra un raschiar di gola imbarazzato,
il fruscio d’un gesto,
non c’è nulla da dire.
Il silenzio,
o quel che ne resta,
avvolge, anch’esso discreto,
quasi temesse di far rumore.
Bellissima ! Il silenzio mi fa pensare all’urlo di Munch.
Grazie Lavinia, il tuo apprezzamento mi fa molto piacere, tu sai quanto apprezzo la tua poesia. 🙂
Il silenzio che fa silenzio per non produrre rumore! Bellissima espressione a degno coronamente di un’eccellente poesia.
E’ un silenzio, dolce, in cui si ritrovano le cose dell’ anima e del cuore …. q
Quelle che custodiamo e portiamo sempre con noi, e quelle che, erroneamente, ritenemmo di aver perduto … un tempo !
I tuoi versi, @Willy, hanno la leggera soavità del sogno … fà bene leggerti, ogni volta . 🙂
Grazie per i Vostri commenti. Li penso sempre immeritati, ma fanno assai piacere. 🙂
Delicatezza, rispetto, quel porsi in punta di piedi per non disturbare l’altrui riposo …
Queste sono le sensazioni che mi hai sollevato.
Bella giornata Will,
alla prossima, con un sorriso mattutino
Ondina 🙂