La città si riempie di giovani attese:
riaprono le scuole
e son finiti i giorni delle strade vuote
nell’ indifferente calura.
C’è un tempo in cui si smarriscono le fragili virtù:
che s’allontanano da noi,
lasciando il suono delle foglie
nell’aria d’autunno.
Così tra folate di traffico improvvise,
il ricordo diviene passatempo,
e il futuro, un’attesa, senz’ ansia di risposte,
allora penso, incauto e allegro,
a mettere il tempo al posto suo giusto.