Inquietano le luci della veglia, la notte dovrebbe ospitare il sonno.
Tornano a mente luoghi in cui le notti si sono consumate senza riposo. Corridoi con piccole luci, sale vuote illuminate da neon impietosi, finestre aperte sul buio denso che inghiottiva la luce.
E da qualche parte c’era chi vegliava.
La veglia è altra cosa da chi non dorme indagando un piacere, oppure mete fatte di piccole eternità.
Svegli e diversi, inseguendo qualcosa che sembra appartenerci oppure appare poco distante da noi. Veglie con gli occhi che si chiudono, e si lasciano andare al sonno e altri che si costringono attraverso singulti di realtà ad esserci. Oltre la stanchezza, oltre il pensiero di sé.
Così tra tante notti consuete, ci sono notti gioiose e altre che scrivono pagine di pensieri con inchiostri intinti di buio.
Allora c’è un demone che non s’acquieta: nella pagina si confondono le righe, la lucidità perduta insegue un pensiero che s’avvita. Sembra chiudersi il sonno nei grigi orizzonti, nelle spirali che perdono sbocchi. Forse allora non bisognerebbe respingere il sonno che porta con sé il sogno…
Il sogno, bestia d’ altre realtà vorrebbe donarle, renderle vive. Anche quando porta a spasso per sentieri su cui i passi non piegano l’erba, quando apre stanze dense del colore che abbiamo dentro, quando affretta la luce pur contenendone una propria. Vorremmo sogni normali quando l’eccezione ci viene donata.
Ma anche i santi sognano e i loro sogni mostrano solo i desideri d’una vita che non li contiene.
“…desideri che non contengono sogni…”
soddi sfatti e soddis facibili fatti 🙂
Veramente bello e riflessivo questo articolo. La notte è fatta plvolta è semplice veglia dolorosa.
Accade e magari si ricorda guardando una luce nella notte. Grazie newwhitebear 🙂
anche questo è vero
I momenti di luce … non si dimenticano mai, anche quando non c’ erano sogni ma veglie, più o meno dolorose, più o meno liete … e infine per sempre notti, perdute ormai !
Hai ragione Cavaliere, forse ricordiamo più la luce che il buio, quello lo ricacciamo tra le nostre paure.