Imparare il silenzio quando si posseggono le parole
“Prima di parlare, l’uomo deve anzitutto lasciarsi reclamare dall’essere, col pericolo che, sottoposto a questo reclamo, abbia poco o raramente qualcosa da dire” ” Heidegger”
Quando non si vuole rispondere a una domanda si parla di cose inerenti, interessanti, ma d’altro. Forse quella domanda non ha risposte in noi, eppure ce la siamo posta, magari da sempre la evitiamo perché affonda nel buio e il buio fa paura. La domanda resta, la si può coprire d’altro, anche per sempre, ma condizionerà a suo modo la nostra vita. Se è una domanda sui sentimenti, farà fare qualche omissione, dirà mezze bugie fino al suo esplodere o soccombere nell’implosione dell’impotenza affettiva, e allora devierà risposte e attese, fino ad essere consumata dalla vita.
Per questo il silenzio dovrebbe preparare la verità che deriva dall’ascolto e dalla comprensione che muta, non essere il modo per fuggire da sé e dagli altri. Per questo silenzio serve apprendere e l’umiltà di ascoltare.
Mi ricordo che Sciascia, dinnanzi ad un interlocutore che parlava abbastanza, ed intramezzava i suoi “io penso” ad ogni frase, gli disse: “prima di pensare io rifletterei”.
Un intercalare che spesso cela improvvisazione, dare aria alla bocca per gli odiatori del silenzio.
Credo di essermi un po’ bloccata …A volte non si sente il bisogno di pensare ma di vivere in tutta semplicità .
Nel silenzio mi ritrovo ,i viaggi nel silenzio non mi paiono viaggi nel nulla . E qui non apro la parentesi , preferisco meditare con calma senza paura .
Ho bisogno di ascoltare il ritmo del mio respiro , la mia voce …a volte è un sussurro , altre un grido , I contenuti riemergono, ci vuole tempo.
Il frastuono delle parole anche delicate profonde, o aggressive e polemiche si mescolano , provocando confusione , perché ne percepisco il rumore.
Ho bisogno della preziosità, parlami o parlatemi lentamente ho bisogno di ascoltare senza sprechi.
Dire di più ora non posso mi parrebbe troppo … Ciao Willy ti abbraccio 😉🤗
Hai detto moltissimo Francesca, il tuo non è un commento ma l’occasione di meditare e di chiedersi qual è il ritmo del silenzio. Grazie e buona serata 🤗