Per qualche anno avevi avuto come vicino un muratore. Era più giovane di te, una persona generosa, senza pensieri non necessari. D’estate tornava a casa la sera disfatto dal calore. D’estate si fanno i tetti e cinque litri d’acqua non bastavano per placare la sete. Era una abbronzatura assoluta, senza olio né creme dopo il primo giorno. Con le mani che maneggiavano malta era impossibile avere cura di sé. Lo vedevi che bruciava pelle e anni, invecchiava e ti raggiungeva. Lo hai incontrato qualche mese fa, ormai in pensione, gonfio di cortisone, il viso paonazzo, tormentato dai dolori alle mani e alla colonna vertebrale. Con te è stato cortese come sempre, ti ha parlato dei tempi andati, dei bei momenti passati insieme, quando eravate giovani entrambi e ora poveri vecchi. Anzi lui era un povero vecchio con 15 anni meno di te, mentre tu ancora …
C’è chi può seguire il suo equilibrio, che può fuggire il caldo d’estate o cercarlo per un rapporto con la propria idea di benessere e chi non può farlo. Non serve che tu rinunci a te stesso ma hai la vista per vedere e la testa per capire, ciò che ti accade attorno non è solo fortuna o la parte giusta del mondo, ma opportunità distribuite in modo ineguale. C’è chi può scegliere, gli altri subiscono. Pensaci un poco, non stare male, ma non permettere a nessuno di dire che questo è giusto.
Una riflessione che fa pensare..molto
Ti, ringrazio. Benvenuto. Raramente si pensa che ci sono mestieri con obblighi così impattanti che le persone ne vengono sopraffatte. E non c’è scelta.