L’inizio è sempre un po’ farlocco, una convenzione anche quando le congiunzioni astrali raccontano di altezza delle stelle, precisione di ore (quali?), di colpi di fulmine. Quando davvero è iniziato quell’amore così rapido e assoluto? Dov’era l’indecisione del mi vedrà davvero interessante ai suoi occhi? E quando inizia un lavoro e ancora più una nuova vita, tutto ciò che l’ha preparata, la fatica della consapevolezza, era già un inizio?
Penso al cominciamento come a una decisione, titubante e preparata e insieme fertile di incerta meraviglia. La penso come una volontà che crede di avere le forze per giungere poi subito termine malignità che il termine non esiste, che la strada muterà molte volte, che ciò che non era previsto dirà tutta la sua dirompente novità e ci porterà alla dimensione che meglio ci descrive agli occhi altrui. Ma l’inizio è una condizione così dolce e personale, così piena di cose buone, di desideri da soddisfare, di meraviglioso non esplorato che ha in sé una verità. Una verità vera, che dura e non ha timore del tempo, noi siamo infiniti inizi, siamo ciò che si apre che allarga tutto ciò che abbiamo posseduto sino a quel momento e siamo anche la gelosia felice del possedere ciò che si capisce per davvero. La gelosia felice è il dono di ciò che ci appartiene a chi ci è caro, senza alcun timore di sminuirlo perché è la nostra identità. Siamo noi, come ci siamo costruiti attraverso infiniti cominciamenti e fini che non erano nel conto. Siamo noi che iniziamo, a volte con entusiasmo e a volte con stanchezza (l’entusiasmo arriva dopo). Siamo noi che nessuno obbliga a cominciare eppure lo facciamo perché non basta mai. Siamo noi che scopriamo un non mai sentito prima in ciò che ci pareva di conoscere. Il sapore di un bacio, un pensiero libero come mai prima, un colore che riempie l’occhio e colora la vita di sfumature sconosciute, il tocco delle dita, la timidezza mascherata di sfrontata allegria, la trepida attesa di un dopo. Ecco cos’è il cominciamento eterno che ci assiste e accompagna: la trepida attesa di un dopo che sarà diversamente felice come mai lo è stato prima.
L’inizio di cose nuove mi ha sempre un po’ infastidito, perché è tanto dolce quanto amaro. Nasconde al suo interno la reale verità che verrà mostrata solo in un secondo momento. A volte ho quasi il desiderio di saltare l’inizio per entrare nel vero anche se il vero sicuramente sarà meno entusiasmante dell’inizio.
L’inizio contiene la possibilità del tutto. Di certo ci sarà un nuovo dolce e un amaro che ci sembrerà di aver conosciuto e per questo sarà più amaro, ma che sarebbe la vita senza la certezza di un mutare, di un crescere, di una meraviglia non ancora provata? E tieni conto che per me non è di particolare interesse il provare per provare, ma lo è invece quel nuovo che si mostra e mi intimidisce. Comincia da te, sempre, questo è il mio augurio. Comincia E. e senti la bellezza nuova che ti appartiene.
La meraviglia dell’inizio… è quel che frega
E poiché ha una fine (in genere) molte persone tendono a rinnovare l’inizio…
Buon anno Willy
Che sia come desideri dall’inizio alla fine..
Auguri!
Quindi che sia un inizio che continua felice, Marta. Ho voglia di tornare in Sardegna nei luoghi che conosci. Un buon anno a te, pieno di felicità nuove.
l’emozione dell’inizio e adrenalinica e vitale, è come il primo respiro dopo che si è venuti al mondo
Buon inizio Alidada 🙂
L’inizio è sempre bello. Ma dopo diversi inizi e dopo che sai che il seguito non sarà come l’inizio perdi un pò la voglia d’iniziare di nuovo. Ti dici che forse è meglio non iniziare affatto. Che ogni puntata è la stessa pur con personaggi diversi.
Vuoi tornare in Sardegna? Come mai?
La Sardegna e in particolare il nuorese e la Barbagia mi hanno emozionato quando ci ho lavorato. Spesso li ho percorsi da solo e sentivo magie che mi toccavano dentro. Io sono per i cominciamenti, per gli atti di volontà che non rendono scontato l’evolvere. Ma tu sollevi questioni che andrebbero raccontate per bene e col giusto tempo. 🙂
E’ un desiderio che si può benissimo realizzare Willy: chi ha tempo non aspetti tempo.
Fammi sapere quando e ci prenderemo un caffè insieme se hai piacere.
.marta
Hai ragione .marta, è un desiderio che trascino e non va bene farlo. Ti avviserò per tempo e sarà un piacere ancora più grande prendere un caffè assieme. 🙂
Non mi era arrivata la notifica di questo commento. Cominciare da se stessi, bellissimo augurio.
Cominciare, cominciando a mettersi in discussione. In fondo nell’iniziare cose nuove c’è la scoperta di nuove parti di noi.
Buon anno! E.
Buon anno E. Buoni tutti i tempi tuoi. Buoni i giorni e le notti, le ore che vorrai tue e quelle che donerai. Che il bene sia lo stare, il bello ciò che lo alimenta.