Chissà se l’anima è un muscolo ed ha anch’essa le sue contratture, il bisogno d’essere curata per non zoppicare.
Chissà se l’anima è un muscolo che ha palestre sconosciute e solitarie, che pratica attrezzi quali l’introspezione e il discernere, ma anche la misericordia e il raziocinio.
Chissà se l’anima è un muscolo che si distende per abbracciare tutto ciò che gli occhi possono contenere e il cuore sentire, ma anche rifiuta ciò che non le appartiene. Si divincola e respinge e quando è costretta, intristendo deperisce.
Chissà se l’anima è muscolo che a volte trova il pudore di stendersi e finire tranquillamente una lettura che ha mosso pensieri, provocato emozioni, cambiato quello che pareva.
Chissà se l’anima è un muscolo che capisce attraverso il suo sangue che scorre e dove prima c’era il sonno della certezza, lascia che ora viva il piacere d’una nuova percezione.
Chissà se l’anima è un muscolo e quello che a volte mostra è la dolenzia che chiede aiuto. Nasconde la sua fatica e magari confonde le acque, fa la spavalda mentre vorrebbe farsi compatire.
E quando sembrerà additare e sorridere, magari è un artificio, una scorciatoia che si trasformerà in altro che sempre vorrebbe essere compreso.
Allora se l’anima è un muscolo, chissà quante volte si chiederà se può scrivere mi piace a un’altra anima che dice la sua pena.
La vedo più come un …mollusco
Un’ ostrica? 😊