la misura geometrica dell’amore

Un’amica rifletteva sull’amore, e pensando a come andavano le cose, diceva fosse cosa sempre doppia per aver titolo d’esistere. E ancora poneva il fatto che dentro questa parola ci fossero le identità che si trovano, integrano, fondono.

Anche, ho pensato.

Però mi pareva che l’amore fosse pure un segmento che unisce due estremi e che nell’infinita serie di punti che li congiungono, ciascuno si potesse trovare, nella misura e nel senso. E a volte l’uno sorpassava l’altro, altre mancava un pezzo, ma ciò che contava era il fatto dell’andare verso l’altro e che il segmento fosse comune.

E poi la discussione è continuata.

4 pensieri su “la misura geometrica dell’amore

  1. Lo penso anch’io Marta ma anche gli infiniti si misurano nel senso che si confrontano e per questo mi piace pensare che in ogni momento ci collochiamo in uno degli infiniti punti che tengono assieme due persone e che non ne definiscono la distanza ma la vicinanza.
    Che sia una buona giornata 😊

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