La giornata lunga di sole affatica la sera,
del mare si potrebbe dire che ha un suo suggerire la stanchezza e un misterioso ordine nel radunare le cose,
e dopo tante parole e silenzi, attoniti di calore,
lo sguardo si meraviglia e indugia sul colore, sull’onda, ascolta i richiami verso bimbi
attenti alla marea che divora le opere del pomeriggio.
Castelli, fossati, statue e merletti gocciolati di sabbia e pazienza
ora si ricompongono lisciati dall’onda.
Tutto sembra più lieve mentre le case, le luci elettriche chiamano alla cena,
e lì, nello stacco tra l’immutevole clessidra che suggerisce di lasciarsi andare nel tempo,
nelle chiuse mura, tra gli oggetti dell’uomo,
si consuma la dimensione dei verbi riflessivi e dell’arrogare.
Quell’arrogare chiude…la poesia del giorno.
buona giornta Willy 🙂
Buona giornata e buona settimana Marta
Visione bella e insolita.
Grazie Alessandra 😊