La scelta di avere interessi lontani e inutili allo scopo delle “carriere” dona un distacco che permette di assorbire l’amarezza generata dai contrasti aspri con le persone obbligate. E a questo soccorre la disistima che sorpassa il valore, che certamente esiste ma è piccola cosa di fronte al comportamento e così si mette argine alla generosità, si separano i mondi. Questo accade nella vita di ciascuno, a partire dal lavoro dove la stima viene spesso violata e contraddetta in favore di un interesse personale oppure per arroganza o piccineria. Ma la stima è una consapevolezza che investe tutti i rapporti : non stimiamo tutti e di certo veniamo ricambiati. Non occorre neppure farsene una ragione, basta capire che la stima è una costruzione che si riferisce alla persona e non è immediata come la simpatia, l’affinità o un altro moto dell’istinto. La stima la si dà e la si perde, è un sentire dinamico dotato di un consistente intervallo di verifica.
Quando alla alla fine di una lettera si scrive con stima si dovrebbe pensare che quell’atteggiamento non è un obbligo e neppure una forma codificata per finire senza la banalità dei saluti. È un atteggiamento dell’animo che può non condividere, ma riconoscei caratteri positivi dell’altro e ne vede una statura eguale. Non è di necessità un amico ma è un eguale nell’agire, un simile. E questo non si riferisce all’umanità e non è neppure un porsi a qualche altezza vedendo chi ci è accanto, questa sarebbe un’aristocratica coscienza della propria condizione più che un’apertura all’altro. La stima è riferita invece alla dimostrazione del valore. Ovvero tu vali per me per quello che fai e non per quello che dici e questo mi fa pensare che il tuo pensiero coincida con l’azione. Non si stima l’intelligente disonesto, ma chi cerca di tirarsi fuori da una condizione difficile con onestà lo si stima. Quindi in quella stima, che si pone alla fine di un discorso, c’è un’ affinità e un’ eguaglianza nella diversità, per questo non la si dovrebbe disperdere inutilmente, proprio perché è qualcosa che si aggiunge a una relazione. La arricchisce, è la condizione per una sua crescita. Senza stima l’edificio che possiamo costruire sul sentire si sgretolerà e ricostruire una stima violata è sommamente difficile.
Cosa posso aggiungere se non che concordo. Ripeto però che il mondo virtuale mi ha delusa ed amareggiata in particolare per un rapporto di scambio da parte mia sincero e appassionato d’altra parte usato per dire male e falso di me. Gli escamotage usati sono facili per chi è scaltro ed intelligente. Non basta scrivere bene . Bisogna metterci l’anima e il cuore.
Riguardo ad altri blogger posso dire che l’indifferenza galoppa . Poi ci sono le persone più o meno aperte . Ma ci vuole occhio. Io sono una principiante che è già scivolata su una buccia di banana. Prima di cadere ancora, mi ritiro in buon ordine ,sperando che questo epilogo non abbia alcun seguito . Per ora posso solo aggiungere che non so cosa farò in futuro, intendo riguardo alla piattaforma.
È stato un piacere leggerti ,ti ringrazio sinceramente e ti auguro buona vita sempre e comunque
Francesca
. È un mondo, quello virtuale, infido come quello reale, Francesca. Ha in più il difetto dell’apparenza che cela le intenzioni. Come in quello reale ma qui manca il linguaggio del corpo che spesso racconta altre verità. Sono capitate anche a me esperienze strane ma anche altre che oso definire i sperate e belle per l’incontro. Spero che qualcuno non ti scoraggi e che tu non te ne vada, ora mancherebbe qualcosa. Quello che deciderai sarà quello che ti farà bene, ma se puoi, non giudicare tutti uguali. Spero di leggerti serena. Roberto willyco
Grazie Willy un paio d’anni qua e vedo un mondo chiuso che “giudica ” con atteggiamento codardo perché non scrivo bene . Semplicemente ti isolano . O forse neppure di ricordano oppure sei pesante . Chissà . È che Non sopporto l’ipocrisia ,non sopporto le élite ,le appartenenze superficiali a mio avviso. I gruppi che si ch e esistono e escludono . Anche qui c’è un giro che si sostiene ,il resto a meno che tu non spicchi o conosci sei fuori .
C’è pure chi ti chiede il consenso per pubblicare i tuoi post tramite una sorta di ping pack o come si chiama neppure ricordo né so cosa sia e tu alla fine cedi ,perché vuoi fidarti delle persone poi vedi lo utilizza supponendo che sia per lui ma non è così . Vai a leggere in fretta parole promiscue . Spieghi i tuoi perché ,erano e sono forti ma lui non s’arresta e critica aspramente il tuo scritto. Deve dire . Ma se non ti sono gradita bloccami . Invece no ! Sono rimasta male ed ho parlato ,. Non si può lasciar perdere, così pubblicamente , e la storia che si ripete . Dichiara che non ti ha chiesto un bel niente ! Due parole per l’amica che non c’è più poi la beffa.
-Non venire mai più a commentare nel mio blog a ecc…ecc. Taccio basita ma la richiesta della perdona esiste . Il punto che mi riguarda è visibile solo a me .L ‘ho mostrato alla famiglia ed ho chiesto conferma ad un’amica reale. Effettivamente non si vede.
Quindi La mia risulta un’ invadenza , fastidiosa , con il monito a non disturbare mai più .
Di fatto la richiesta esiste quindi anche l’inganno . Per il resto sono quasi isolata :scrivo male non sono interessante .
Guadagno io perché questo virtuale e lo specchio più brutto del reale . Parlo del piccolo mio resoconto . Nel virtuale
Non esiste nemmeno lo sguardo , il sorriso e magari l’abbraccio. Prima osannata precisa e soli precisa, è solo per cortesia poi cacciata via !
Apprezzo tanto la tua sensibilità e il pensiero generoso. Con le due persone con le quali c’è stima reciproca, almeno pare ,sono in contatto privatamente . Per il resto sicuramente sono tutte brave persone ma non me ne sono resa conto . Tu sei arrivato da poco . Io resto persona aperta nel reale ma questo virtuale mi opprime . Quanta vanità ! …Quanta arroganza perfino “l’inciucio” . Semmai, ci scriveremo in privato. Qui ho già salutato. Sai tutti sbagliamo nella vita ed io non sono da meno . Ho un grosso difetto, sono sincera schietta a volte impulsiva . Non indoro la pillola quando è esclusivamente forma. Non ho nulla da indorare. Altro è la gentilezza ! Un caro saluto ,consapevole di sentire la tua umanità .