tre minuti

Chiamato a raccontare in tre minuti cos’è per me la vita, per uno e mezzo stetti in silenzio: bisognava dar tempo alla vita di nascere.

Poi aggiunsi un sospiro, che non era indecisione e neppure stanchezza, ma soffio. Come fa la vita bambina che scherza col sonno del bimbo che dorme ed è comunicazione, aggregazione, dolcezza dell’amor vicino.

Così mezzo minuto lo usai per dire che per costruire qualcosa, vita compresa, bisognava mettere assieme, stabilire una relazione tra diversità apparenti, usare la tenerezza del congiungere con legami forti e deboli.

Lasciai mezzo minuto di silenzio per pensare. Sono lunghi trenta secondi, ma servivano a capire.

Mi restava mezzo minuto, sorrisi prima di concludere, perché era difficile mostrare che viver bene è più che vivere.

E allora dssi che per farlo serviva tentare di realizzare la vita aggregandola con armonia.

E che quando accadeva era un ordine o un disordine comune che faceva scorrere mentre rasserenava.

Forse avevo usato più parole del necessario e il tempo s’era concluso.

La vita perdonerà, perché in realtà non c’era molto da dire, bastava vivere.

9 pensieri su “tre minuti

  1. Forse dovrei dare una spiegazione , queste parole, con un testo adeguato, un intervento alla festa della lentezza, probabilmente accompagnato da un secondo testo sulla parola tempo. Buon fine settimana a chi passa 😊

  2. Certo, il silenzio fa paura quando significa e trasmette disinteresse, vuoto, lontananza, disamore, quando in una relazione esso separa, allontana.

    Invece è oltremodo benefico quello in cui ci si ritrova, del quale si ha bisogno per rigenerarsi, ascoltarsi, staccare, cercare risposte dentro se stessi….

    Scusa l’uscita dal seminato, ma lo spunto me lo hai dato tu, Will 😛 😀
    Altro sorriso
    ciao
    Ondina 🙂

  3. Credo che il silenzio abbia a soffrire del disamore che è altra cosa, ma qui il discorso è lungo. Invece il silenzio condiviso è una forma di comunicazione elevata, molto unente, che spesso adopera altri linguaggi sensuali per andare in profondità, là dove le parole non servono.
    sorriso ricambiato Ondina

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