A volte mi spiace, ma non so bene di cosa.
Apparentemente è qualcosa di non fatto, un non essere come tu mi vuoi, oppure semplicemente l’ assentire forzato che considero obbligato. Mi adatto a fatica, non sono molto adattabile. Non è una qualità, l’uomo dovrebbe adattarsi all’ambiente in cui vive o adattare l’ambiente a sé. Io al più convivo con esso.
Eppoi sono geloso del mio tempo, mi creo un ordine in testa che mette alcune cose prima e altre poi. Dirai: lo fanno tutti, ma il mio è solo mio. Credo che anche questo accada a tutti, però così gli ordini non sono sovrapponibili. E non è solo importanza è un equilibrio faticosamente raggiunto.
A volte emerge, nel bene, un sottile ricatto: la paura d’essere lasciati soli si trasforma in una priorità di attenzioni. Non credo di funzionare così, la mia attenzione c’è e si esprime secondo le modalità che conosco. È qui forse nasce quel mi spiace che si nutre di sensazioni, quella tra tutte di non corrispondere come mi verrebbe richiesto.
Assomiglio più a un rivolo, a una vena d’acqua che a un onda, il molteplice sono io non ciò che m’investe. E per capire mi chiuderei in un silenzio profondo, per rimettere il mio ordine dentro. Con un silenzio che è una pausa alle risposte. A tutte le risposte che si devono dare pro bono pacis.
Siccome non do ragione dei miei malumori in parole, poi mi spiace. E cerco d’aggiustare l’incrinatura, di spiegare l’inspiegabile, il parziale, l’imperfetto, cioè me. Fatica aggiuntiva e improba, giustificata e poco utile, perché la sensazione tornerà.
Ma vorrei rassicurarti: non sei tu la fonte del dispiacere.
Purtroppo non si può sempre essere come vorrebbero gli altri, dobbiamo essere noi stessi e sperare di venire comunque compresi, nella sincerità 🙂
Accettare la diversità dell’altro significa amarlo, comunicare con lui significa mettere in comune ciò che si è e ciò che si potrebbe essere. Sembra semplice ma non lo è perché subentra il possesso e non si possiede una persona che si ama.
Non possiamo far altro che essere noi stessi…
Spesso mi sono spiaciuta per qualcosa che ho fatto o non ho fatto, detto o non detto, dimenticata, o tralasciato o per qualche mancanza mia.
Ma ultimamente, un po’ stufa, mi sono chiesta e mi sto chiedendo se c’è qualcuno che si spiace per qualcosa nei miei confronti… 😶😑
Un sorriso
Ondina 😊
“non si possiede una persona che si ama”. Ecco, mi pare che questo sia un punto fondamentale….
Ed è così difficile da capire 😦
Per me, no….
Non è necessario cambiare completamente ma se la persona che ami non è la causa dei tuoi dispiaceri, ma forse anche se lo è a volte, diglielo. E’ così bello e confortante essere considerati degni delle confidenze della persona che ami…
Bello questo pensiero sulla confidenza. Cose nuovo mondo 😊