Curo parole, le aggiusto,
spesso sono ferite e non lo sanno,
zoppicano come fosse naturale,
si lasciano mutare, perdono colore,
smalto e per piacersi ancora non si guardano più dentro.
Aggiusto le parole, ascolto il sospiro lieve,
il profumo di erbe odorose,
l’aria che riempiono,
chiedo loro di non parlare
per respirare il sospiro afono e il profumo,
e sussurro loro il significato le guarisce.
Guardo le parole e i mondi che offrono all’udito,
sento i suoni di lontane voci,
crepitio di legna che arde,
bivacchi e rabbrividire di cavalli.
Ascolto ciò che non vuole andare,
quello che è diverso e uguale,
conto le parole nel silenzio
nei pensieri timorosi che le formano,
sento che tacciono in attesa
d’una carezza, un abbraccio delle labbra,
un cuore che le accolga.
Può curare e aggiustare le parole solo chi le parole le conosce nel profondo, le ama, le rispetta e le usa con parsimonia.
Ecco, tu puoi.
😘🤗😘 José cara ci conosciamo da molto tempo e tu sai quanto apprezzo il tuo scrivere e come esso insegni.
Ma io non voglio insegnare niente a nessuno, per carità.
Scrivo perché sono le parole a curare e ad aggiustare me!❤️😘
Vedi che abbiamo cose in comune 🤗😘🤗
Una riflessione tanto interessante e profonda .
Conoscere bene le parole credo che non basti . Penso che sia una necessità utilizzarle e.metterle insieme con equilibrio , con onestà e con intelligenza emotiva.
Quasi un talento …
Amo le parole scritte non per essere vendute o svendite .
Comprendo che questo pensiero è un limite , forse è romanticismo o desiderio che l’uomo sia libero .
Prediligo le parole scelte con amore , credo che possano essere molto apprezzate . Hanno la capacità di curare non solo chi le scrive ma anche chi le legge . Bravo Willy 🌹🌾🌼
Grazie Francesca, amiamo entrambi le parole non come simulacro ma come contenuti di senso e di pensiero. Grazie per le tue riflessioni. 😘🤗