l’intero si fonde nella parte,
testimone il kintsugi di ciò che è stato nell’attenta rinascita,
perché nascere è il nuovo e l’antico,
seminato, cresciuto e ri composto.
Il tatto sente il leggero curvare,
d’ un corpo che si rapprende in sé, e suona.
Fosse così il cuore quando si rabbercia
nel sentire che si quieta
e smussa la punta d’un desiderio che ancora non tace.
Silenzio di parola, profumo lieve d’essenza
di metallo che sfalda e tocca il gusto per l’ attimo del sentire,
come pensiero che non pensa, guarda e ascolta,
la spirale compiuta che fugge,
e avvolge, il mio tiepido cuore.