Del mondo poi m’informo
e anche della piega che prendono le cose.
Chiedo, ascolto spesso spero,
ma a volte vedo buio,
in quest’inverno che rifiuta il freddo.
Se mi chiedi cosa m’ inquieta sono impreparato,
sensazioni, ti direi,
motivi imperturbabili e lontani generatori d’evenienze,
che pare scuriscano le cose.
Allora devo scuotere la testa
perché scappino i presagi,
anche se il pensiero ci ritorna,
si ferma e poi procede,
scrolla e testardo ricomincia.
Abbiamo bisogno di luci limpide
e sentire, di cose semplici da tenere tra le dita,
e mi rifugio in te,
chiedo con dolce discrezione:
mi bastan cose piccole:
il come stai, chi ti gira attorno
eppoi come procede.
Ascolto e mi tranquillizzo un poco,
pensando che davvero nulla poi ci faccia male,
se l’amore conserva i suoi poteri.
Verso il sonno c’è troppo silenzio,
e della notte mi pare resti il buio,
o che il cuore batta per me solo,
e vorrei chiamarti e dire,
ciò che m’inquieta e prende,
eppure che da tempo non so bene,
però ti parlerei d’altro solo per sentire la tua voce,
perché resta il pudore d’una debolezza tenera
anche se è amore
che illumina e mai chiude.
S T u P e N d a !!
Grazie Marta, mi fai arrossire 😘
Proprio come immagino sia camminare sulle nuvole
Siamo dei camminatori SoloG anche nei sentimenti, e non scordiamo il cammino fatto
Inquietudini espresse.
sentimenti che talvolta o spesso restano soffocati dentro…perché non li sai esprimere…
Grazie
Buon anno, buona Vita…
Buon anno Fabrizia, quello che non esce spesso fermenta ma bisogna anche trovare la persona giusta con cui parlare 😊