illude la finta stagione,
tra caldi improvvisi,
e storie di scirocco.
Ragazze in canottiere colorate
nei tavolini all’aperto,
e l’allegria di voci e sorrisi
cancella freddi che forse verranno.
Ci sarà un tempo per lane e pesanti cotoni,
ora tra piccole malizie,
l’inizio d’un seno baciato dal sole,
muove su tacchi troppo alti
per gli antichi acciottolati.
Ma la luce cala in fretta
e nella sera, i lampioni
e l’aria di fiume,
già si riprendono rivincite attese.
Molto bella, buona domenica 🙂
Un dolce quadro di fine estate, a braccetto con l’autunno: chissà che avranno da dirsi….
Due poesie, una piacevole sorpresa: qui sei più facile, non meno intenso ma senza’altro più fluido. Ti si legge senza intoppi insomma e poichè la poesia è buona arrivi subito. Mi sembra una rivincita inattesa rispetto alla prosa.
Fingere che sia un’altra stagione mentre l’idea di un seno che traballa per un andar incerto in attesa di una rivincita…. che arriva con la notte o con freddi che son “forse” a venire?
mi strapiace leggerti, che sia politica , costume o vita come questa poesia, riesci a smuovere la mia mente annoiata.
Miriam