Prendersi un’ora per sognare. Ad occhi aperti, come da bambini, e guardare fuori dalla finestra.
La voce della maestra (c’è sempre una maestra) che diventa brusio dolce mentre gli occhi s’attraggono senza fuoco né fretta.
Gli occhi collegati ai pensieri, scorrono e fissano. E’ guardare senza vedere, cogliere colore da mettere nel sogno.
Gorgogliano le immagini dentro: una polla traccia cerchi attorno.
Coscienti piccole libertà, ed una incosciente cura.
Manutenzione della fantasia. Dono a sé. Arte del sognare.