
In questo mondo desueto dei postaioli ho letto, seguito tracce che rimandavano ad altri scritti, i commenti, le repliche. Molta è vita vera, si dicono cose importanti, la gente è bella, i pensieri adeguati.
Mi piace questo scrivere che fluisce di penna in penna, ciascuno conscio e geloso della sua unicità, ma disposto a lasciarsi vedere sulle -e tra- le righe. Poiché anch’io appartengo alla genia di quelli che a volte scrivono lettere a mano, non posso che essere contento di questo sussurrare con creanza anche quando emerge lo sdegno, il ritratto che trafigge il descritto come insetto da collezione. In fondo siamo tutti entomologi delle sintassi, curiamo grammatiche personali, sistemiamo accenti e segni di sospensione secondo estro e cuore. Per questo e molto altro, leggendovi, sono grato e faccio quella minuta autoanalisi che non lascia colpe, riesamino ciò che dico e concludo che è importante per me essere in equilibrio tra pelle e testa, sempre ai limiti dell’aura.
Che bellezza porta con sé l’assonanza del sentir dire ciò che si sente diversamente ma nello stesso registro di lettura del mondo. E com’è piacevole l’ascolto che intuisce, anche se si inserisce nella mia ricerca d’essere bastevole a me stesso e quindi non d’altri : è ciò che voglio del leggere perché non saprei essere diverso nel sentire.
Se tutto questo è raro, basta scegliere chi stupisce nella continuità, chi ha voglia di comunicare, chi si guarda e non teme d’essere guardato.
postaioli (termine evocativo, ottocentesco, fatto di scarpe impolverate e lunghi cammini, di mani esitanti nell’imbucare lettere che già immaginano e trepidano la risposta. Officiali di posta e di pensieri che cercano il termine confortevole alla frase, mentre seguono un canapo che si spinge nel pozzo e da questo trae un secchio d’acqua limpida e fresca)
Vero, e anche di questo ti sono grata. Del condividere i tuoi vissuti e dell’essere disponibile all’ascolto altrui.
A me piace molto seguirti, trovo eccezionale il racconto di te e non faccio fatica a essere franca e diretta nei commenti.
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La penna pare bilancia precisissima che rende giustezza al peso delle parole.
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Che bello, è proprio vero, la penna come misura e bilancia
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Grazie Marina, davvero molto per la tua attenzione e lettura. È bello che ti trovi bene qui 🤗
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Si è bello leggere ,scrivere, dialogare un po’, con naturalezza ed equilibrio. La penna resta speciale !
Buon giorno Willy 🙂
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Buon pomeriggio Francesca, sempre bello sentirti leggere. È il brusio del compitare che ben conosci e tu immagino sia fiera di aver trasmesso amore e capacità del leggere a tanti.
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Un po’ di amore l’ho trasmesso forse anche un po’ di passione per la lettura. È stato bello imparare a leggere a tanti bambini . Ancora più bello è stato imparare da loro … “Il brusio del compitare “fantastico ! Tanti ricordi gioiosi . Caro Willy grazie
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