Che resterà di questo tempo indeciso,
di questi giorni che scavano fossati,
che resterà delle pietre lanciate,
delle amicizie provate,
dei confronti infuocati,
che resterà delle speranze deluse,
dei scenari tracciati?
Rovine, resteranno rovine.
Dal dileggio non emergerà la speranza,
dei toni troppo alti resterà a lungo l’eco,
e chi si è riconosciuto non dimenticherà,
né per convenienza, né per stanchezza.
Di tutto questo c’è un peso crescente,
molti non hanno notato,
da tempo non guardano più,
però qualcuno se n’è stupito,
altri cercano di pensare sia dovuto,
ma è un peso nel cuore che pulisce il superfluo,
che evidenzia destini sullo sfondo,
mentre trasale ciò in cui si è creduto.
Si è tracciata una riga
e usato un bastone,
no, non sarà come prima,
e neppure come dopo,
come un tempo s’era sognato.