Bisogna stare attenti a non esagerare. Percepire il limite. Vale ovunque e con chiunque. Anche con noi stessi. C’è sempre in agguato una ferita mai rimarginata per davvero, e non conta se siamo stati noi a farla. Quei piccoli segnali si dovrebbero cogliere, evitare le piccole nefandezze della disattenzione, oppure lasciare che tutto accada come deve. E se non si coglie la necessità della cura, allora va bene consumare. Non è forse il consumo che ci viene insegnato? Il consumo come motore della crescita, del movimento. Dicono. E nessuno guarda molto i fiori delle scarpate, neppure li coglie. Strano, sono pieni di poesia e vengono riempiti di rifiuti.