Il lieve ridicolo degli assoluti. La vergogna d’averli praticati seppur con ritegno. Sentire che nel relativo resta la fatica necessaria dell’evolvere contrapposta al conservare vuoto.
Aggrappati a relitti senza naufragio, e tenersi a galla, che è pure importante in certi giorni, per poi imparare a nuotare.
E’ così ridicolo il compromesso, l’acuto di chi si vuol difendere dalla propria paura e grida, si maschera, distrae…
E allora rifiutare la differenza ostentata perché è tutto così normale, prevedibile, ripetuto se non si esce dal conformismo dei termini, dei gesti, delle abitudini senza volontà. Terreni per trasgressioni senza gloria, timori e assoluti per reggere la visione del vivere proprio già consumato e privo d’orizzonte.
Non resta che camminare su di sé per andare oltre, usare ironia, togliere rumore per sentire e dire che ciò che ci accade e’ meraviglioso e che si ripeterà, ma non per abitudine, solo per volontà, scelta, ricerca.
… liberarsi, di un pochino di sovrappiù…
buona giornata
.marta
sopratutto dello stantio e del ripetuto, Marta 🙂
Già….
Difficile ma non … impossibile
Almeno provarci 🙂
Affrontare ogni giorno come nuovo, come fosse il primo, con la mente sgombra da retorica e pregiudizi, come una nuova avventura 🙂
Buon inizio settimana!
Hai detto tutto tu, Will,
assolutamente sì … 😉 😛 😀
(a parte gli scherzi)
poiché tutto è ricompreso nelle seguenti tue parole, a cui sarebbe superfluo aggiungere altro:
Non resta che camminare su di sé per andare oltre, usare ironia, togliere rumore per
sentire e dire che ciò che ci accade e’ meraviglioso e che si ripeterà,
ma non per abitudine, solo per volontà, scelta, ricerca.
Buona settimana con un sorriso
Ondina 🙂
Come sempre, molto ispirato…
l’eliminazione del superfluo non èimpresa facile, perché si devono vincere resistenze interne ed esterno. Però non è impossibile.
Hai ragione non è facile ed è una lotta che cambia. Faticosa e lunga., comunque Val la pena di tentare.
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