Per cogliere, almeno in parte, la dimensione di una persona c’è bisogno di pazienza curiosa, di disponibilità a gioire e pochi pregiudizi. Ma anche della capacità di non capire, appieno o in parte, c’è necessità, dandosi tempo e libertà reciproca.
In questa caparbietà dell’interesse, che a volte sconfina in amore, non si esaurisce la dimensione di ciascuno. Anzi è necessario essere sé stessi, e ancor più, esserlo, quando emerge la fiducia e la speranza.
È questa la soluzione alla solitudine?
Non per sempre e non a tutto l’esser soli perché, mai del tutto svanisce la percezione del non potersi far comprendere, o mostrarsi completamente.
Perché anche volendo, ciò non è possibile, e così il bisogno d’amore, ovvero di fusione totale non può essere mai colmato interamente. Potremmo considerare che è proprio questa incapacità a colmare il bisogno che ci spinge verso l’altro, che amplifica la conoscenza di noi attraverso i suoi occhi, i suoi gesti, il suo essere felicemente diverso e compatibile. Fortunatamente non è uguale a noi, però riconosciamo il nostro bisogno in lui e quindi, per poco o tanto, non è la solitudine a prevalere.
In fondo siamo un ossimoro che mette assieme solitudine e vicinanza e facciamo in modo che esse reagiscano tra loro per generare gioia o tristezza, speranza e consapevolezza. La bellezza dirompente di tutto ciò è che possiamo non essere prigionieri di una sola condizione e che conteniamo un’ incredibile proposta di futuro.
Hai detto bene, dipende da noi, se ci si tiene davvero non si ha difficoltà a farsi comprendere perché non c’è nulla che si ha necessità di nascondere!
Buon fine settimana 🙂
Vero…da qui il comune dire che non si finisce mai di conoscersi. In fondo ad ognuno c’è sempre quel senso di unicità, di solitudine e anche un ripetersi che “l’altro non ci capirà mai (forse)”.
Più facile che capisca un amico che un amore.
Il sentimento é sempre una sottile lotta…a nascondere fragilità comuni. Penso…
Perché anche volendo, ciò non è possibile, e così il bisogno d’amore, ovvero di fusione totale non può essere mai colmato interamente.
E’ vero, ma a volte capita, anche se molto raramente e spesso inaspettatamente, di incontrare un’anima bella che, con rispetto, attenzione, delicatezza, impegno e caparbia voglia di accogliere e condividere, ci prende per mano e ci accompagna, fidandosi e affidandosi a sua volta.
Può essere un amore o un’amicizia profonda…
Bel fine settimana, Will, e buona notte
con un sorriso
Ondina
OPS:
mi è rimasto nella tastiera…. 😦
quanto sopra non colmerà del tutto, alcune cose rimarranno non conosciute, non sapute, ma …. aiuta e pure molto.
Ri-sorriso 🙂