La parola volteggiava,
era farfalla d’infinitesimi pulviscoli,
scia di colore che non s’ afferrava.
Era lieta dello scorrere tra labbra,
del preannuncio d’un pensiero,
dell’altro in cui sorridendo galleggiava.
E mandava luce, susseguiva:
sentiva in sé tensione d’atomi,
scorrer di molecole, distillar di senso,
così, libera, generava.
Pronunciata e attesa,
era arcano maggiore
voltato e sussurrante mentre l’indeterminato raccontava,
così preciso, attento, che
filtrando tra gli occhi chiusi nel sole
dipingeva mare e cielo assieme.
Forse lo stesso colore,
ma diverso eppure, come l’anima che ascoltava
e ondeggiava e mutava per un detto , forse sfuggito,
però voluto,
confermato nel muoversi di ciglia.
così il cuore si stendeva, e abbracciando accoglieva
o fuggiva, rintanando nel sé impaurito,
ma ancora cercava quella farfalla,
quel lampo che scappava tra le dita,
perché dell’anima non si sopporta il grigio
e neppure la notte
senza del colore la luce e il suono.
Che meraviglia e che delicatezza!!!
Un sorriso Will,
buona giornata e buon fine settimana
:-*
Ondina
Buongiorno Ondina.
Grazie, sei cara a pensare cose belle delle mie parole.
Che sia un buon fine settimana 😊
Possiedi l’arte della scrittura, Will.
Anche se commento piuttosto poco, leggo sempre i tuoi pensieri.
A me piace molto il tuo modo di scrivere, lo trovo molto delicato, profondo, ricercato e intenso;
sai usare molto bene le parole, le scegli con attenzione perché sono preziose,
le pesi, le ceselli e sei molto severo nella loro ricerca e nel loro uso.
Insomma sei un “orafo” di esse.
Altro sorriso 🙂
Ciao
Ondina
Arrossisco e ricambio il sorriso. Buon fine settimana Ondina 😊