Quello che mi riga l’auto con un chiodo forse si diverte?
Quello che rompe le luci di posizione e non lascia un biglietto è un buon cittadino?
Quello che sistematicamente ruba dalla mia cassetta Pagina 99 e se gli riesce, pure Internazionale, è un vicino riformista che sbaglia?
Quello che lascia il sacchetto della spazzatura davanti al cassonetto perché gli fa schifo alzare il coperchio è un igienista?
Se volete continuo in questa quotidianità che ho appena sperimentato rientrando a casa, che è parte di un rispetto carente per il vicino, e che genera un sentire che ci allontana facendoci guardare con sospetto gli altri.
Mentre meditavo su questi piccoli gesti di disprezzo, il signore del Ghana che porta la spesa all’auto delle donne anziane, che aiuta a far manovra in parcheggio e lo tiene pulito, mi ha salutato e sorriso, non voglio dire nulla, ma il suo sorriso mi ha fatto bene.
Ecco, sono questi sorrisi che abbiamo dimenticato.
Ritrovarli fa immensamente piacere.
Abbiamo bisogno di persone sane Marta 😊
Il finale può salvare tutto il resto 🙂
Compresi quelli che usano le frecce per giocare agli indiani.
O il cacciavite, Alessandra, c’è una indifferenza che si spiega solo con la solitudine e il tentativo di dimostrare che non è vero.