hanno vinto gli integrati

Viviamo in una complessità crescente. Ingovernabile dal punto di vista della comprensione. Il cambiamento è così veloce e continuo che la sua metabolizzazione è impossibile. Nessuno, compresi gli artefici del cambiamento, è in grado di prevedere dove stiamo andando. Intanto la testa si adatta secondo ciò che conosce. C’è chi si attacca alle tradizioni, alla sua cultura appresa, cerca punti solidi anche se vede che il mondo che li ha prodotti sta scomparendo, come se questa interiorizzazione del conosciuto si trasformasse in qualcosa di stabile. Altri puntano sulla non conoscenza, non ritengono, e non vogliono, capire, restano alla superficie e utilizzano l’utilizzabile. Altri ancora, vivono il cambiamento come condizione essenziale per sentirsi vivi, devono cambiare per non pensare a ciò che accade e comunque hanno una fede illimitata sulle capacità correttive della scienza. Ben pochi si chiedono dove stiamo andando, si fermano per una riflessione, si oppongono con motivazioni che analizzano, prevedono e danno alternative. La divisione è ancora tra apocalittici e integrati, solo che hanno vinto gli integrati e gli altri aspettano, amaramente, di avere ragione.

5 pensieri su “hanno vinto gli integrati

  1. Credo di potermi posizionare tra chi “cerca punti solidi anche se vede che il mondo che li ha prodotti sta scomparendo”: la parola che cerco è INGOVERNABILE, cambiamento veloce, continuo e ingovernabile. Pessima sensazione…

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