Penso al tuo autunno
così eguale e così diverso,
qui gli alberi ancora sentono l’estate
quella che da te rifulge piena.
La città si è scrollata la calura,
corre nelle gambe degli scolari,
allegri per l’aria e per gli amici.
Nelle strade troppe auto
visi sempre tesi di ritardo,
più tardi aprono i negozi,
ma chi cammina ha una meta, un luogo,
e il passo dell’affanno.
Ci sono da te i ragazzi in strada?
Qui escono alla sera
mentre il rosso nel cielo già s’estenua,
si siedono nei bar, ridono, passeggiano,
I baci non attendono la notte
ed è un scivolar di passi
indifferenti al traffico,
mentre fervono attese e parole sussurrate,
nelle strade colme di chi torna.
Nella mattina I ragazzi erano in piazza,
le bandiere sventolavano,
cartelli e slogan ritmavano l’andare,
loro sentivano le grida da lontano,
l’autunno a Gaza, l’omicidio
che non rispetta l’età e le stagioni.
Avevano Il cuore colmo,
che traboccava rabbia, compassione e pianto,
e hanno camminato a lungo,
gridato e chiesto pace
sino ad essere afoni
maltrattati mai muti.
Con loro camminava l’amore,
felice di aver chiesto vita.
Willyco 
bella poesia, complimenti
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Grazie Marisa ☺️
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Il carteggio rappresenta un’autentica confessione e un esercizio di verità. Qui non c’è Kafka e Milena; il tema è più sociale e distaccato ma mi piace leggerti in questa versione. Ci vorrebbe una seconda persona alla quale rivolgi la corrispondenza, una persona che ti risponda. È molto gratificante. Te lo assicuro. Ottimo.
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Grazie Nadine, hai ragione, servirebbe una seconda persona che risponda. Anni fa, ho tentato un paio di volte di fare un dialogo epistolare, non ha funzionato. Così nel blog ci sono decine di lettere scritte a persone diverse, nessuna spedita, con intestatari reali o di fantasia. Pensavo di farne un libro un paio d’anni fa perché era una cronaca molto parziale di una generazione in un certo luogo. Prima assieme e poi dispersa. Poi ho assunto impegni che non mi lasciano il tempo necessario per progetti complessi. Comunque penso tu abbia ragione. 🤗
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In città succede che tra le consuetudini ci siano d’improvviso risvegli di anime che animano e colorano strade E piazze per mostrare che l’umanità esiste, ben lontana dai centri di potere.
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è così Daniela e infonde forza e speranza
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