cose

4 pensieri su “cose

  1. in questo testo non ti sei dimenticato un solo particolare, un accumulo di particolari, si svolge come un tema sui particolari, non è un racconto che lascia trasparire uno stato d’animo, no, è “la lista” di un perito che fa un sopralluogo, una lista distaccata e afona. io da te pretendo di più perché la poetica nessuno la sa modellare come sai fare tu. ti stai nascondendo. passi di questi periodi e non capisco perché. ti abbraccio.

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  2. Un inventario dove ci si nasconde. Come sempre una analisi profonda e raffinata Nadine. L’arma è sempre in bella vista. Abbraccio ricambiato 🤗

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  3. Quasi un aneddoto , la tua bella narrazione perché intrisa di sentimento la storia nel tempo attraverso le cose . Giacché le cose si logorano ,si buttano via ,molto si trasforma al contempo si logora, . Siamo noi a dare valore alle cose ,di certe cose non riusciamo a disfarcene mai, di alcune persone poi è impossibile. A me pare che entriamo dentro al senso del divenire, profondamente o, meglio consapevolmente. E a questo” punto “facciamo come meglio possiamo, aggiustiamo contro la tendenze del consumismo che tutto ci vorrebbe far buttare.
    . Mi viene in mente un’ altra storia, mi piace molto la conclusione, il primo che dopo aver recintato un terreno, pensò di dire questo è mio, e trovò altri tanto ingenui da credergli, fu il vero fondatore della società civile. Quanti crimini, conflitti, omicidi, quante miserie e quanti orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i paletti o colmando il fossato, avesse gridato ai suoi simili: «Guardatevi dal dare ascolto a questo impostore; siete perduti se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra è di nessuno».J.J. Rousseau.
    Ciao Roberto buonissima serata 🤗

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  4. Hai ragione Francesca. Mi hai fatto tornare a mente il racconto della fondazione di Roma e di come si stabilisce un dentro e un fuori nel mito. Magari lo riprenderò. Il possesso delle cose è parte dell’uomo, è l’eccesso che crea la sopraffazione e il consumismo la consacra definitivamente in consumo totale. Da questo partiamo ora è guardiamo il mondo. Ciò non ci esime poi dal guardarci e dal considerare se siamo o meno sereni di ciò che facciamo della nostra vita. Buona serata Francesca 😊

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