Nel pericolo per capire bisogna avere pazienza,
quando sembra tutto perduto, bisogna salvarsi e avere la pazienza di cercare vie d’uscita.
La forza della pazienza e del bene comune è il rifugio di chi ama la vita.
e quando tutto crolla bisogna avere la speranza della pazienza.
Solo attraverso la pazienza, qualcuno si salverà.
Lo penso per chi vive nella centrale,
ma anche per quelli fuori della centrale, che ignari attendono.
lo pensavo per i tecnici ed i pompieri di Chernobyl,
per tutti quelli che si lasciavano contaminare per salvare altri anziché fuggire.
Lo pensava Rigoni Stern che parlava della vita con voce paziente
mentre in Russia, nella ritirata, c’era quasi solo morte.
Lo penso per le piccole difficoltà che riducono l’orizzonte ad un angolo acuto,
lo penso quando non c’è pazienza per capire ciò che viene chiesto e offerto,
quando l’immagine mente e impedisce di vedere.
Lo penso quando l’ amor proprio toglie la pazienza di costruirsi,
quando non si capisce e si continua lo stesso a inondare di parole il mondo.
Quando c’è paura occorre pazienza,
quando è notte, senza conta d’ore, occorre la pazienza della luce,
quando si è soli, nella centrale o nel cuore dell’universo, occorre pazienza, verità, amore.