sciocchezze

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Mi turbano inezie, l’insipienza verso i disastri dell’agire quotidiano nei confronti del mondo in cui viviamo, il debito pubblico che toglie ogni prospettiva a tutti fuorché ai furbi, il tirare avanti sperando che qualcosa risolva tutto, il girarsi dall’altra parte, il dire sono tutti uguali, la politica e la sua incapacità a reagire, la difficoltà a perseguire il possibile come alternativa all’obbligato. Mi turba l’inerzia che accompagna gran parte delle passioni collettive, l’incapacità a vedere oltre il proprio interesse, l’esposizione delle persone in mondi fasulli, l’illusione degli amici che si possono cancellare, la difficoltà a sentirsi parte di un insieme vero, di un popolo. Mi turba l’incapacità di legare esterno e interno, la mia vita con le vite degli altri, la scelta di una dimensione piccola perché quella grande si fa fatica a capire, il rifugiarsi in ciò che si ha, il chiudere gli occhi e gli orecchi, il rifiutare ciò che sta fuori delle nostre vite. In definitiva il non capire. E tutte queste sono inezie perché gran parte delle persone cercano ogni giorno di affrontare i problemi del quotidiano, cercano di salvarsi oppure rifugio nella soddisfazione dei desideri, non si pongono più il problema del mutare, casomai se sono giovani, pensano di andarsene. E allora temo che stiamo tutti invecchiando velocemente, che abbiamo rotto gli specchi per non vederci, che nel difendere la nostra casa non ci accorgiamo che la città cade. Tutto questo pensare oltre è sciocchezza se non è pensiero collettivo, è solo dolore personale, incapacità che rende inani di fronte a ciò che è troppo grande per uno o pochi, ma che sarebbe risolvibile da molti. Ecco quel sentirsi soli o pochi traccia il limite della sciocchezza, la porta a colpa individuale, irrisolvibile e quindi senza speranza di soluzione personale. La sensibilità quando prevale l’egoismo è sciocchezza e purtroppo il turbamento nasce da lì.

Un pensiero su “sciocchezze

  1. E’ solo l’egoismo la stupidità e la noia che generano a ruota infinite sciocchezze. Credo di condividere in pieno il tuo post anche se vorrei aggiungere una virgola.E cioè “il possesso più che il bene”.
    Ciao che qui si gelano non solo i piedi ma anche le gambe. Oggi siamo meno 2.Almeno questa mattina all’alba.

    Mirka

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