quel vantaggio

Quel vantaggio che ti faceva dire –lei, la giovane- è poi sfumato col tempo. La superiorità d’aver visto di più si scioglie con gli anni. Ma non ci si pensa quando è ora, e adesso che l’età non conta, avreste da parlarvi, ma non si può più. Del resto l’avete fatto poco anche allora: erano più le cose della vita che parlavano per voi. Tu eri ribelle e lei no.

Ricordi? ce lo siam detti che un tempo si parlava poco: c’era pudore dell’io e del sé. Ma i gesti, quelli sì, parlavano. E mentivano molto meno.

Pensando alle mie storie, capisco come posso i giovani. Le ragioni non sono mai le stesse, tranne alcune, come allora. E sono importanti perché è la vita che ci tiene assieme. La giovinezza ti si rivolta contro se non condividi e con l’età questo diventa difficile per alcuni, ma non per me.

Come cantavi piano: a conquistare la rossa primavera.

E c’era sole ed era d’aprile.

E sorridevi.  

2 pensieri su “quel vantaggio

  1. La superiorità di avere visto di più si scioglie con gli anni, anche se è un privilegio acquisito a cui dispiace rinunciare. Un certo vanto si perde perchè l’avere visto tanto non è garanzia di un ‘di più’, dipende dalla vista, dipende da chi oltre a vedere guarda e da come guarda. Conosco vecchi ottusi e giovani che hanno sondato le profondità ed è un piacere imparare da loro.

  2. Le ultime tre frasi unite al ricordo e a
    non ci si pensa quando è ora, e adesso che l’età non conta, avreste da parlarvi, ma non si può più sono estremamente commoventi…

    Checepossofa’ se mi sollevi questo Will? 🙂

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