Si pensa d’invecchiare come le bottiglie nelle cantine, allineate, quiete, ordinate. Ciascuna con il suo significato, la sua storia, in un ambiente favorevole alla conservazione del meglio che si ha.
Non è vero.
Quelli della mia generazione dovrebbero invecchiare per conto loro, senza commistioni, andando a trovare i genitori anziani che li fanno sentire vecchi ragazzi stanchi, senza più orecchie che li ascoltino.
Rifiutando l’età ci siamo trovati sballottati tra sogni, delusioni, ricordi, incoscienza del presente e noia di ciò che ci raccontiamo.
Per questo rivaluto l’età, proprio per non vivere di passato o di qualcosa che non si è e forse non si è mai stati.
La cosa più importante è riconoscere la propria vita, guardarla con la giusta misericordia e amore, e poi dirsi: sì è mia, cammina, ha gambe solide, da qualche parte sta andando, mi piacerà starci assieme.
Sull’ultimo pensiero: dovremmo farlo diventare un mantra
Splendida riflessione….è davvero così! Buon fine settimana!
molto vero ci provo non sempre riesce ma si sa’ il bello ..e’tutto qua!! 🙂
eppure proprio la nostra generazione, i baby boomer che arrivano fino agli anni sessanta, sono quelli che stanno invecchiando peggio. mai come ora s’inganna la vecchiaia rifacendosi corpi, spianando rughe, fino ad uscire con i coetanei dei propri figli, come se possedere un corpo giovane infondesse per osmosi cellule fresche ai nostri (ma questo già lo pensavano i vecchi mandarini). invecchiare bene è un cammino, così come diventare grandi, così come imparare a leggere e scrivere. si deve capire il linguaggio, poi si va. senza sembrare trentenni imbalsamati o farci chiamare ammò da una olgettina qualunque 🙂
proprio di questa generazione di stirati parlo, di persone che non trovano più una collocazione ormai da quando erano giovani. Mica vale per tutti, ci sono quelli che invecchiano precocemente, quelli che non invecchiano mai, quelli che vivono. Mi piacerebbe appartenere alla terza categoria, e nel trovare nuovi interessi lasciar fare a chi è più giovane quello che ho già fatto.
“La cosa più importante è riconoscere la propria vita, guardarla con la giusta misericordia e”: non posso che concordare… 🙄