flebile protesta

Mi rendo conto che può sembrare una sciocchezza, che ci saranno mille cose più importanti e mille motivi per giustificarla, ma il fatto che uno dei più grandi direttori d’orchestra del ‘900, non ci sia nella serie di Repubblica e che assieme a lui ne manchino molti altri, che non ci sia un criterio di scelta, insomma una sporca ragione, la dice lunga su come si muove l’industria che vuol essere culturale. Chissà che problemi di diritti ci saranno che non sono compatibili con i due euro di vendita. Chissà chi ha scelto e quali limiti gli sono stati dati, visto che in quei due euro ci deve stare pure il guadagno oltre al costo. Chissà che sia così, perché se fosse una dimenticanza sarebbe peggio. Ma per favore, lasciamo stare l’idea che ogni cosa fatta da un grande gruppo sia oggettiva, rappresentativa o assoluta. Lasciamo stare perché come ci si accontenta di molta informazione senza approfondire, così si prende per buona la rimasticatura d’altri. Nel bisogno contemporaneo d’assoluto, che pure sembra inarrestabile, si trascura e si espunge, semplicemente perché l’assoluto vero costa troppo. Fosse solo il tempo di leggere e capire, farsi una propria opinione motivata, discuterla e imparare, costa troppo.

n.b. Il direttore è Carlos Kleiber, riconosciuto come tra i più grandi direttori del ‘900. Ma mancano ad esempio, Toscanini, Walter, Ormandy, Ansermet, Stokowsky, Mengelberg, Klemperer,  Harnoncourt, ecc. ecc.

Per fortuna che c’è you tube.