Il vento spinge folate di pollini,
generoso lontano li cosparge,
le dita stropicciano,
e s’arrossano gli occhi.
Della passata stagione,
ancora c’è il fresco
ma i fiori che piovono dagli alberi,
son nuovi,e han fatto tappeto
per insegnarci a non pesare
sulla bellezza e sul tempo.
Nel muro il glicine col gelsomino
abbracciato resiste,
e attorno l’aria
si profuma di vertigine
e di vita che vive.
Willyco 
Riesci a catturare la forza invisibile della natura – il vento, i pollini, i fiori – trasformandola in una metafora potente sul tempo, sulla leggerezza e sulla resistenza. Mi ha colpito molto l’immagine dei fiori che “fanno tappeto” per insegnarci a non pesare sulla bellezza: è un invito a vivere con rispetto, con meraviglia, con gratitudine. Il glicine e il gelsomino, abbracciati e resistenti, diventano emblemi di tenacia dolce e di vita che si rinnova. C’è una musicalità nascosta nei tuoi versi che accompagna il lettore in un’esperienza quasi sensoriale.
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Il vento d’aprile è per me qualcosa che ancora deve compiersi. Una bellezza che si svela e vuole attenzione in cambio paella meraviglia del nuovo. Siamo ancora nel tempo del guardare oltre la superficie, poi verrà la forza del sentire. Ora tutto è gentile. Grazie Nadine, grazie. 🤗
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Stupiamoci di quello che la natura ci dona .
Al di là delle date convenzionale, è prezioso fermarsi ad ascoltare la mite brezza che ci avvolge, la frescura del crepuscolo e la notte che ancora il calore di coperta , non più invernale . La luce del giorno si è tanto prolungata, il sole ci spinge ad aprire le finestre per farci godere del suo calore. Ogni giorno mi incanto ad ammirare la natura ,gli alberi sotto casa traboccano di fiori, uniti gli uni agli altri a diffondere colori e profumi ,il prato se ne fa mantello .
C’è tanta bellezza nei mutamenti, quanto avviene intorno , accade anche in noi che siamo parte viva della natura.
Così si manifesta la primavera.e ci trasforma.
Aprile sta per serenità ? Aprile dolce dormire si diceva un tempo. Tutto si compie , possiamo solo accorgercene . Chissà se ho ben interpretato il tuo messaggio assai invitante, è proprio così che percepisco la primavera , siamo quasi in simbiosi . Buona notte Roberto 😊
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Il lento crescere che all’inverno si libera ora diventa forza serena. Il ribollire prima del sopire attivo nel calore. Sono i mesi del senso dopo il percepire. Si apre la stagione ed essa mostra la bellezza che precede il frutto.
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Per la verità non é la mia stagione… ma la leggerezza della tua descrizione la rende quasi una fiaba 🥰
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allergie che incombono a ogni primavera, la bellezza delle fioriture ha un prezzo che cerchiamo di contenere, magari invocando la pioggia 🙂
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Stiamo diventando allergici a noi stessi. Sintomatico, no?
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Eh si, un bel casino
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