La menta di assuan sta facendo effetto: sbadigli a raffica. Prima di dormire racconto cosa ho pensato leggendo (cosa, chi, dove?) :
1. il testo era scritto bene e aveva un ritmo interiore, ho cercato di adeguarmi,
non era un tango, qualcosa di più ritmato come quei balli irlandesi e greci.
2. il sentimento del cambio dell’età così contestualizzato è una mia
autoanalisi, non c’è nel testo. Si tratta di capire la cesura del mutamento.
3. la lettura non ti prende per mano, le parole, le frasi corrono avanti e poi oscillano indietro, trattenute da qualcosa che non è stato e non potrà più essere.
4. c’è il tema del procedere del tempo, il suo trattenere e lasciare, gli amici che a volte se ne vanno, ma per fortuna si vedono reali. Nel ricordo comune c’è un prima e un dopo, come le sciocchezze fatte assieme allora. Tutto era buono, forse l’età, poi in un divergere è mutato. Si spera sia presupposto del buono che ci sarà.
5. il buono che ci sarà, si farà fatica a sentirlo tra le dita, questione di artrosi.
L’ultima riga è stata formidabile.
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Che sia buono l’agosto, Marina per propiziare settembre 🤗
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