C’è un piccolo cuore di stagnola che attende nel vicolo. Luccica nel buio, si sta attenti a non pestarlo e nessuno lo raccoglie. Neppure gli spazzini l’hanno toccato: chi sposterebbe un cuore?
E’ un notturno urbano, molto italiano e poco americano, con le finestre che guardano la notte e un alito di vento incostante che muove gli oleandri, tra scrosci brevi di pioggia. Fuori dalle case il buio si separa da quello delle stanze. Luci diverse, piccole quelle di casa, grandi e sguaiate quelle di strada, ma pozzanghere di nero mostrano la forza della notte. Quella che solo i sogni rendono giorno. Assieme a quel piccolo cuore di stagnola.
Tutto dorme fino al canto dell’allodola, poi ci sarà lo stridio del nibbio che cerca nella luce ciò che può ghermire.
E ciò sembra dimostrare che non è nei sogni che alberga la violenza.
Che tenerezza quel cuoricino piccolo e indifeso, che una folata di vento potrebbe però definitivamente spazzare via.
Io lo raccoglierei e lo metterei in un posticino riparato ma sempre visibile, così che ricordasse a chi passa della bellezza delle piccole cose…. 🙂
Un sorriso, Will, insieme ad un augurio per una bella giornata 🙂
Il cuore è di tutti gli abitanti del vicolo, il fatto che sia li da due settimane è bello. Penso che quando passiamo tutti lo notiamo e nasca un sorriso. Buona giornata a te Ondina e a chi passa 😊