calda primavera

Piccoli schiocchi, 

rumori di cose in cerca di sistemazione notturna,

amici d’abitudine:

il giorno ha avvolto la casa d’inopinato calore

ed ora stira le sue ossa di pietra. 

Tra i muri vecchi, 

s’è svegliata la lucertola nel suo nido di malta,

è la stagione dei contrasti, 

il calore fluisce, ondeggia, 

incarta la notte col giorno, 

e poi posa nel vicolo, 

tra case e finestre ormai scure,

Così tornando nell’ora tarda 

m’ha accolto un abbraccio, 

un tepido sapore di casa e di sonno.

Lo assaporavo, ricordo,

finché un fruscio di fogli scivolati

s’è disteso in più stabili equilibri,

e l’ultima lettura è entrata nel sonno.