Ci sono reazioni esagerate, lo spazzare il tavolo e a volte rovesciarlo, che sembra pure meglio in quel momento. Magari per sfogarsi e non pensarci troppo o per dimostrare qualcosa a qualcuno. Così c’è chi ti chiede l’amicizia in questi luoghi e poi ti cancella senza neppure dirlo. Come se il mondo virtuale non avesse una sua creanza e sincerità se siamo tra persone e non solo tra alias. Invece sembra che per qualcuno o molti, tutto appartenga al fare e disfare, quindi semplicemente si preme un tasto e non ci sei più. Ma anche se è così, basta pensare che c’è pure di peggio, quindi bisogna farsene una ragione. E posso assicurare che, contrariamente a quanto si pensi, non è difficile, non si sta male che poco e la ragione arriva subito. Accettare ciò che non si capisce non e’ poi così difficile se si scrollano le spalle da inutili pesi.
Già faccio fatica a comprendere chi ha la costante tentazione di cancellare tutto, come ci fosse qualcosa che davvero si cancella, che essere messo dentro o fuori d’una porta, lo riservo, per il dolermene, a chi conta davvero, al più la considero come l’ennesima conferma che se questo mezzo e’ vacuo, solo noi possiamo dargli consistenza, restando ciò che siamo davvero.
Restando, per l’appunto.