È così raro tenere il filo dei ricordi senza tempo,
cucirli d’ordinato andare
mentre gli occhi s’alzano verso il vetro e il cielo.
Dolce è passare il dorso della mano,
e scrivere immemori il vapore,
presi dalla trama delle gocce
che corrono e cancellano la storia.
Pomeriggio d’autunno di cui amare il calore immoto,
è tenera la penombra della quiete prima della lampada,
che rammenta il segno d’un rumore antico.
Il pensiero annusa il tempo
e taglia il cotone con forbice affilata,
attento al gesso dei confini,
per cucire una sorpresa stata.
Come voce nel teatro vuoto,
nella casa dagli accostati scuri,
la notte entra staffilando la residua luce,
il credo dell’amare
è rimasto a guardia del sentire.
”il credo dell’amare
è rimasto a guardia del sentire” / una chiusa perfetta.
Ha la presenza del respiro, l’amore — entra ed esce, non si trattiene, ma trasforma chi lo attraversa.
Grazie Roby
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Stupenda 👏👏
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Grazie Frida 🤗
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Grazie Nadine, che bella questa immagine dell’amore. Sono felice della tua lettura 🤗
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