
La sera ghermisce luce e case,
spinge il pensiero dentro bozzoli sicuri,
è l’aria che distrae,
sceglie colori,
coglie attese,
mette improvvisa fretta a gambe e auto.
Nella luce che traccia grumi d’ombra
c’è un riposo del sentire fatto di garza,
pronto a rapprendere in parole,
e sorrisi, e dita che sfiorano le dita.
Parla il tempo con la luce,
ora è foglie e cioccolata,
sussurri ritmati dai cucchiaini nelle tazze,
occhi che cercano,
e la voglia che la notte non porti altrove.
Si sta così bene qui,
tra luci gialle e voci sovrapposte,
si sta bene nel pensiero traboccato,
spanto sui tavolini come sentire.
Immersi in luci che sembrano riflessi
le parole ancora taciute,
sono calde di azzardo e timidezza.
Gli occhi s’alzano,
benedicono la stagione del tepore,
guardano nella via
dove scorrono auto e gambe veloci,
e s’intrecciano I destini
evocati dai portoni aperti con intenzione.
Sopra la città una cupola di luci
tiene assieme ciò che non si conosce
con i sentieri dei corpi e dei pensieri.
Scie scrivono ovunque,
il desiderio di non essere
mai davvero soli.
Mi piace il modo nel quale metti a suo agio il lettore. Questo testo mon solo descrive, ma invita a viverlo, dove la luce e le ombre, parlano del tempo e del desiderio. Molto bella. Buonanotte.
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Grazie Frida, per la lettura e per il commento. 🤗
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Se ne assapora ogni parola ed ogni scena porta quiete, bellissima 💛 😘
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Grazie Mimì, cara 🤗
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Proprio bella. Ha ragione Frida nel suo commento, lasci che il lettore si immerga totalmente in ciò che vivi, vedi o senti.
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Grazie Marina, è bello avere compagnia. 🤗
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Grazie Roberto a piene mani e a cuore aperto … Buona notte 🌱🥀🥀🥀
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