inquietudini

Del mondo poi m’informo
e anche della piega che prendono le cose.
Chiedo, ascolto spesso spero,
ma a volte vedo buio,
in quest’inverno che rifiuta il freddo.
Se mi chiedi cosa m’inquieta sono impreparato,
sensazioni, ti direi,
motivi imperturbabili e lontani generatori d’evenienze,
che pare scuriscano le cose.
Allora devo scuotere la testa
perché scappino i presagi,
anche se il pensiero ci ritorna,
si ferma e poi procede,
scrolla e testardo ricomincia.
Abbiamo bisogno di luci limpide
e sentire, di cose semplici da tenere tra le dita,
e mi rifugio in te,
chiedo con dolce discrezione:
mi bastan cose piccole:
il come stai, chi ti gira attorno
eppoi come procede.
Ascolto e mi tranquillizzo un poco,
pensando che nulla poi ci faccia male,
se l’amore conserva il suo potere.
Verso il sonno c’è troppo silenzio,
e della notte mi pare resti il buio,
o che il cuore batta per me solo,
e vorrei chiamarti e dire,
ciò che m’inquieta e prende,
eppure che da tempo non so bene,
però ti parlerei d’altro solo per sentire la tua voce,
perché resta il pudore d’una debolezza tenera
anche se è amore
che illumina e mai chiude.

6 pensieri su “inquietudini

  1. Caro Willy che bello ritrovare il sentire che unisce ,senza limiti . Le inquietudine tornano , a volte non hanno forme ben delineate , a volte si , sono le storie personali che riemergono, un pensiero forte e felice arriva in aiuto insieme alla buona volontà. Nel silenzio, una piccola voce diventa una grande voce, la semplicità che ci abita ci sostiene. Senza amore la vita, una vita è persa.

    Infine oggi pomeriggio torno a casa anche se all’odio così potente risponde un urlo di dolore universale ci pervade, per fortuna ci sprona a testimoniare l’amore . Grazie un tenero abbraccio,buon giornata 🤗🌈

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