diventa esatto ciò che è stato

Nel muro, tra pietre, una è un ricciolo che s’aggroviglia,
fiore d’una mano antica che lo pose a rincorrere i fratelli,
un frontone, forse, o l’alzata d’un uscio.
Il limes del dentro e fuori la casa,
cioè il nulla che guarda
e ci lascia indenni, attraversando la soglia.
Dentro, il pensiero che prima spingeva,
si quieta, s’interroga o trema
mentre le parole diventano inesatte
o insufficienti a dire,
a raccontare, ciò che muta il cuore.
È sorprendente come ciò che è stato si ripeta
e ogni volta sia insoddisfatta l’attesa.
Le parole mutano e diventano esatte
dopo che il tempo è già stato.

2 pensieri su “diventa esatto ciò che è stato

  1. Tristezza profonda m’attraversa ed è storia antica è vero . Quale la consolazione se non il non desistere ? Senza sfinirisi …sussurro .
    Mi dispiace tanto caro Willy ♥️

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